Villa PNG

2025

residenziale

370 m²

Studio di facciata e revisione di layout interno

Un intervento che ridisegna la facciata e riorganizza gli interni di una villa degli anni 70, restituendole proporzione, luce e contemporaneità.

Villa PNG nasce dall’ascolto attento dei desideri di una famiglia e dall’equilibrio tra cultura, funzionalità e linguaggio architettonico.

Villa PNG

Studio di facciata e revisione di layout interno

Riprogettazione di una villa anni ’70 a Bracciano per una famiglia di origini orientali, tra equilibrio dei volumi e nuovi spazi per la vita quotidiana.

Dettagli progetto

Cliente

Famiglia di origini orientali

Luogo

Bracciano (RM), Italia

Anno

2025

Area:

370 m²

Tipologia

Villa unifamiliare / residenziale

Intervento

Revisione del layout interno e ridisegno della facciata principale

Cliente e contesto

I clienti, una famiglia di origini orientali che vive in Italia da oltre vent’anni, si sono rivolti a noi inizialmente per una consulenza sui materiali e sulla distribuzione interna degli spazi.

Pur disponendo già di un progetto d’interni, sentivano la necessità di una visione più coerente e armonica, capace di interpretare pienamente le loro esigenze quotidiane e il loro gusto contemporaneo.

La richiesta

L’incarico nasce come una richiesta di supporto mirato su:

Nel corso del dialogo, è emersa l’esigenza di andare oltre la semplice consulenza, arrivando a un progetto capace di dare una nuova identità sia agli interni che all’immagine esterna della villa.

Concept: pieni e vuoti, luce e ombra

Dopo un approfondito dialogo con la famiglia e una conoscenza più intima della loro cultura, il progetto si è evoluto in un intervento completo di revisione del layout interno e di ridisegno della facciata principale, con l’obiettivo di restituire equilibrio e identità all’intero edificio.

La villa, costruita negli anni ’70 con una copertura a quattro falde, presentava un volume disomogeneo dovuto a un ampliamento del soggiorno al piano terra, che aveva lasciato un “vuoto” nella porzione superiore della facciata.

L’intervento nasce proprio dal desiderio di dare forma compiuta a quel vuoto, trasformandolo in un elemento di dialogo tra pieni e vuoti, luce e ombra.

Spazio e ridisegno del layout

Attraverso l’introduzione di un nuovo volume ortogonale, la facciata acquista proporzione e continuità, ricomponendo la lettura complessiva dell’edificio.

La terrazza al primo piano, lasciata volutamente aperta, diventa parte integrante del disegno architettonico: uno spazio di soglia tra interno ed esterno che valorizza il rapporto con il paesaggio.

All’interno, la revisione del layout riorganizza gli ambienti in funzione delle abitudini quotidiane della famiglia, migliorando le connessioni visive, la distribuzione della luce naturale e la fruibilità degli spazi comuni.

Materiali e atmosfera

Il linguaggio compositivo si ispira a un’estetica sobria e contemporanea, dove:

interpretano con eleganza la personalità della coppia committente.

L’insieme restituisce alla villa un’immagine ordinata e misurata, capace di accogliere la vita familiare con discrezione e luminosità.

linee pulite

materiali naturali

cromie neutre

Percorso progettuale

Il progetto prende forma a partire da una semplice consulenza, che nel tempo si trasforma in un intervento più ampio. Il confronto costante con la famiglia permette di allineare scelte funzionali, esigenze quotidiane e sensibilità estetica, fino a definire una soluzione coerente tra interno ed esterno.

Il risultato

Il risultato è un progetto che unisce funzionalità e identità, riscrivendo l’immagine di una casa degli anni ’70 in chiave moderna, senza snaturarne la memoria originaria.

La nuova facciata ricompone i volumi, mentre gli interni, più fluidi e luminosi, rispecchiano il modo di abitare della famiglia, creando un equilibrio tra radici culturali, quotidianità e linguaggio contemporaneo.

I clienti, tre soci con idee chiare e una visione ambiziosa, sono arrivati con un sogno tanto affascinante quanto impegnativo: ridare nuova vita al locale più storico e significativo della riviera del Lago di Bracciano. Un luogo che dal 1888 ha accompagnato la memoria di generazioni, conosciuto da tutti come Lucio d’Oro. Con il passaggio di gestione, la sfida era grande: trasformare completamente l’immagine del ristorante senza cancellarne l’anima.

Il nuovo nome, IDROSCALO, nasce dal legame con il porto che un tempo accoglieva gli idrovolanti diretti in tutta Europa e fino all’Africa. Da questa suggestione è iniziato un viaggio di ricerca, tra documentari, fotografie e testimonianze, per catturare l’atmosfera degli anni ’30–’50 e reinterpretarla attraverso materiali, forme e dettagli ispirati al design aeronautico di quell’epoca.

Il ferro diventa il protagonista materico del progetto: una scelta che richiama sia le strutture degli idrovolanti sia il forte impiego di questo materiale negli anni successivi alla rivoluzione industriale, simbolo di modernità e artigianalità.

Nel locale, il ferro disegna gli archi che avvolgono le colonne del bar, originariamente un elemento ingombrante, rivestite con specchi per farle scomparire visivamente e ampliare la percezione dello spazio. Gli archi non hanno soltanto una funzione decorativa: proteggono gli specchi e definiscono un segno architettonico riconoscibile, poi ripreso anche nella sala principale per creare proporzioni più armoniose.

Lo stesso linguaggio materico ritorna nei lampadari, nelle librerie modulari per i vini e nelle strutture dei divanetti, evocando un’eleganza industriale coerente con il concept.

Un ulteriore elemento distintivo sono le lamiere d’acciaio lucide e ondulate inserite nei bassi rilievi dei controsoffitti, che riflettono la luce naturale proveniente dalle grandi finestre, portando idealmente un frammento del lago all’interno del locale.

Sulla parete principale, una grande mappa delle rotte degli idrovolanti, ricostruita a partire da immagini rare, racconta la storia del luogo e diventa sfondo per il logo dell’Idroscalo. Quest’ultimo è stato ideato sin dall’inizio del percorso progettuale, quando serviva un simbolo capace di sintetizzare il concept e dare un’identità visiva chiara, destinata a diventare il filo conduttore di tutto il progetto.

La richiesta del progetto è arrivata a marzo, con una consegna fissata per l’estate dello stesso anno. Il coinvolgimento del team è stato totale: il sogno dei clienti è diventato anche il nostro.

Sono stati tre mesi di intensi lavori, tra progettazione, cantiere e consegna, culminati il 24 giugno 2023 con l’inaugurazione di Idroscalo – Food & Music Experience, un luogo rinato che unisce memoria, materia e nuove emozioni.

IDROSCALO

(2023)

(COMMERCIALE)

Food & Music Experience

IDROSCALO nasce dal desiderio di restituire nuova vita al locale più storico della riviera del Lago di Bracciano, reinterpretandone l’identità senza cancellarne la memoria.

Ispirato all’epoca degli idrovolanti e al design industriale degli anni 30–50, il progetto fonde materiali autentici, luce e riflessi d’acqua in un linguaggio coerente e contemporaneo.

Un racconto architettonico che unisce storia, materia e visione, trasformando il luogo in un’esperienza di atmosfera e memoria condivisa.

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